Il Parco Naturale Monumentale Villa Clementi, realizzato nel XIX secolo, apparteneva in passato alla famiglia Clementi ed era circondata da un parco di circa 45 ettari costituito sia da coltivi sia da centinaia di alberi secolari di alto fusto, di ogni genere e specie. Quest’area protetta interessa il parco comunale di Cave, la villa storica, i viali alberati, le fontane e la sorgente di acqua oligominerale in questo ricompresa, ossia la “Fonte di Santo Stefano“, una polla curativa che pare abbia giovato anche a Michelangelo Buonarroti.
L’acqua sgorga da sedimenti di origine vulcanica e contiene tracce di magnesio e di calcio. Ancora oggi le si attribuiscono virtù benefiche per il trattamento delle malattie della pelle e delle infiammazioni delle vie urinarie. Durante l’ultimo conflitto mondiale, Villa Clementi, fu notevolmente danneggiata in quanto fu prima occupata dai soldati tedeschi e trasformata in autoparco e poi bombardata dagli aerei alleati.
Alla fine degli anni ’70 la quasi totalità del terreno appartenente alla Villa fu suddiviso in decine di lotti e venduti per costruirci un quartiere residenziale. L’area cambiò completamente aspetto in quanto furono abbattuti viali alberati per dare spazio ad abitazioni e strade asfaltate. Contestualmente, la famiglia Clementi donò alla Città di Cave la parte del Parco che sovrasta la strada SS155, con una parte pianeggiante adibita a verde urbano e una parte in pendio occupata da tigli, acacie, cipressi, abeti e castagni.
Oggi il Parco è riconosciuto dalla Regione Lazio quale Monumento Naturale protetto assieme alla sorgente di acqua “Fonte di Santo Stefano” e insieme costituiscono il Parco Comunale di Cave a disposizione dei cittadini con un ampio parcheggio a pochi metri dai maggiori servizi della Città.